Programmazione

I docenti della scuola si riuniscono per formulare la Programmazione didattica annuale, in cui vengono esplicitate le competenze, le conoscenze e le abilità che si intendono perseguire, secondo le Indicazioni Nazionali e le Competenze Chiave definite dal Parlamento Europeo, per ogni fascia di età.
  • 1. Comunicazione nella madre lingua
  • 2. Comunicazione nelle lingue straniere
  • 3. Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia
  • 4. Competenza digitale
  • 5. Competenze sociali e civili
  • 6. Imparare ad imparare
  • 7. Spirito d’iniziativa ed imprenditorialità
  • 8. Consapevolezza ed espressione culturale
Vengono anche individuate Prove di Valutazione comuni iniziali, intermedie e finali, per la verifica degli apprendimenti, mentre le prove in itinere sono lasciate all’autonoma scelta dei docenti che le calibrano sul programma svolto e sulle caratteristiche dei propri alunni. Gli alunni di classe II e V partecipano anche alle Prove di Valutazione Nazionale INVALSI. La Programmazione Didattica Disciplinare è uno strumento che il Docente può modificare su ogni singolo alunno così da renderlo protagonista attivo nel percorso di apprendimento.
Competenze Chiave Europee:

Valutazione

Il nuovo regolamento di coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni apporta alcune specifiche novità alle procedure valutative e spinge le scuole ad analizzare criticamente le proprie pratiche valutative per sistematizzarle in procedure condivise, con l'obiettivo di garantire sempre maggiore trasparenza, equità e rispondenza delle proposte educative ai bisogni formativi degli alunni. La valutazione ha un'evidente finalità formativa e concorre, attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascuno al miglioramento dei livelli di conoscenza ed al successo formativo di tutti, considerati i livelli di partenza. La valutazione è parte integrante della progettazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell‟intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. I docenti pertanto, hanno nella valutazione, lo strumento privilegiato che permette loro la continua e flessibile regolazione della progettazione educativo/didattica.

A partire dal secondo quadrimestre dell’ a.s. 2024/2025 la valutazione finale, per ogni disciplina, sarà espressa attraverso un giudizio sintetico in ordine decrescente (ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, non sufficiente). Rimane invariata la valutazione del comportamento e della Religione Cattolica. Per la valutazione degli alunni con disabilità o con disturbi specifici di apprendimento, i giudizi sintetici delle discipline andranno correlati a quanto previsto rispettivamente dal Piano Educativo Individualizzato o dal Piano Didattico Personalizzato

L'Allegato Afornito dal Ministero, riporta la descrizione dei giudizi sintetici tenendo conto dei seguenti criteri di valutazione: la padronanza e l’utilizzo dei contenuti disciplinari, delle abilità e delle competenze maturate, l’uso del linguaggio specifico, l’autonomia e la continuità nello svolgimento delle attività anche in relazione al grado di difficoltà delle stesse, la capacità di espressione e rielaborazione personale.

Descrizione dei giudizi sintetici per la valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria
Giudizio sintetico
Descrizione
Ottimo
  • L’alunno svolge e porta a termine le attività con autonomia e consapevolezza, riuscendo ad affrontare anche situazioni complesse e non proposte in precedenza.
  • È in grado di utilizzare conoscenze, abilità e competenze per svolgere con continuità compiti e risolvere problemi, anche difficili, in modo originale e personale.
  • Si esprime correttamente, con particolare proprietà di linguaggio, capacità critica e di argomentazione, in modalità adeguate al contesto.
Distinto
  • L’alunno svolge e porta a termine le attività con autonomia e consapevolezza, riuscendo ad affrontare anche situazioni complesse.
  • È in grado di utilizzare conoscenze, abilità e competenze per svolgere con continuità compiti e risolvere problemi anche difficili.
  • Si esprime correttamente, con proprietà di linguaggio e capacità di argomentazione, in modalità adeguate al contesto.
Buono
  • L’alunno svolge e porta a termine le attività con autonomia e consapevolezza.
  • È in grado di utilizzare conoscenze, abilità e competenze per svolgere con continuità compiti e risolvere problemi.
  • Si esprime correttamente, collegando le principali informazioni e usando un linguaggio adeguato al contesto.
Discreto
  • L’alunno svolge e porta a termine le attività con parziale autonomia e consapevolezza.
  • È in grado di utilizzare alcune conoscenze, abilità e competenze per svolgere compiti e risolvere problemi non particolarmente complessi.
  • Si esprime correttamente, con un lessico semplice e adeguato al contesto.
Sufficiente
  • L’alunno svolge le attività principalmente sotto la guida e con il supporto del docente.
  • È in grado di applicare alcune conoscenze e abilità per svolgere semplici compiti e problemi, solo se già affrontati in precedenza.
  • Si esprime con lessico limitato e con qualche incertezza.
Non sufficiente
  • L’alunno non riesce abitualmente a svolgere le attività proposte, anche se guidato dal docente.
  • Applica solo saltuariamente conoscenze e abilità per svolgere alcuni semplici compiti.
  • Si esprime con incertezza e in maniera non adeguata al contesto.

Valutazione nel dettaglio

Criteri essenziali per la valutazione degli apprendimenti (Circ. n. 10 del 23/01/09)

  • La finalità formativa;
  • La validità, l'attendibilità, l'accuratezza, la trasparenza e l'equità;
  • La coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio;
  • La considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti;
  • Il rigore metodologico nelle procedure;
  • La valenza informativa.

Come si valuta:

Valutazione diagnostica

Come analisi delle situazioni iniziali dei requisiti di base per affrontare un compito di apprendimento:

  • Osservazioni sistematiche e non
  • Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)
  • Prove oggettive o strutturate a risposta chiusa

Valutazione formativa

Per una costante verifica della validità dei percorsi formativi. Serve ai docenti per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e scegliere le soluzioni migliori, riprogettando eventualmente il percorso:

  • Osservazioni sistematiche e non
  • Prove semi-strutturate (stimolo chiuso risposta aperta)
  • Verifiche oggettive o strutturate a risposta chiusa degli obiettivi intermedi e finali concordate per classi parallele a livello di circolo
  • Analisi della congruenza tra obiettivi e risultati
  • Libere elaborazioni

Valutazione periodica (intermedia) e annuale (finale)

L’Ordinanza ministeriale n. 3 del 9 gennaio 2025 ha disciplinato la valutazione periodica e finale degli apprendimenti nella Scuola Primaria che sarà espressa tramite giudizi sintetici accompagnati dalla descrizione dei livelli raggiunti, in un’ottica formativa orientata alla valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti (art. 3, comma 1). I livelli riguarderanno l’intera disciplina. I giudizi sintetici previsti sono (art. 3, comma 2):

  • Ottimo
  • Distinto
  • Buono
  • Discreto
  • Sufficiente
  • Non sufficiente

I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina. Nell’elaborare il giudizio descrittivo si terrà conto del percorso fatto e della sua evoluzione. La valutazione degli alunni con disabilità certificata sarà correlata agli obiettivi individuati nel Piano educativo individualizzato (PEI), mentre la valutazione degli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento terrà conto del Piano didattico personalizzato (PDP).

“Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione” (Art. 3 comma 1-bis Legge 169).

Si afferma comunque in linea di principio che la sosta è una condizione negativa e demotivante per la modificazione dei comportamenti cognitivi ed affettivi degli alunni e pertanto riveste carattere di assoluta eccezionalità, deve riguardare alunni che manifestano gravi difficoltà nel rapportarsi con il gruppo classe relativamente agli apprendimenti fondamentali, deve indicare concrete e significative possibilità di recupero connesse alla ripetenza. Il Collegio dei Docenti ha deliberato che per le verifiche in itinere, si continuerà ad atilizzre la scala decimale anche per una continuità didattica con la Scuola Secondaria di Primo Grado.

Documenti ministeriali