31/10/2025
Era da settimane che aspettavo questa cena con molta curiosità e finalmente il 24 ottobre alle otto e un quarto di sera si aprirono le porte della palestra, che ormai eradiventata una vera e propria scena del crimine; così iniziò una serata indimenticabile.I primi volti mascherati da investigatori che abbiamo visto, ovviamente, erano quellidei nostri professori che ci chiamarono uno ad uno per organizzare dei tavoli che poisarebbero diventati le squadre per iniziare a investigare.Abbiamo girato un po’ nella palestra per vedere come era stata decorata masoprattutto per vedere se c’erano indizi sulla morte del Conte Ludwig, il cugino dallaprincipessa Sissi, ebbene sì era quello il caso da risolvere.Ci saranno stati almeno sei tavoli di ragazzi super agguerriti, pronti a vincere ma anchecuriosi di scoprire chi fosse l’assassino.Nel mentre giravamo per la palestra facendo foto, scherzando e cercando indizi, eraarrivato il momento di cenare.Quando stavamo tutti per addentare il primo boccone si sentì un urlo e alloracapimmo che era arrivato il momento di indagare.Tutti erano super concentrati, tra un indizio e l’altro e tra ipotesi e congetture sicercava insieme di trovare l’assassino ridendo e scherzando.Il tempo passò così velocemente che era già arrivato il momento di consegnare lascheda con su scritto chi, secondo la squadra, poteva essere l’assassino del Conte.Quando tutte le squadre consegnarono il loro foglio passarono i cinque minuti piùlunghi della mia vita non riuscivo più ad aspettare, ero troppo curiosa di sapere chifosse l’assassino. Guardandomi intorno vedevo squadre che da una parte eranodubbiose della loro scelta e dall’altra chi era sicurissimo di aver scoperto chi fosse.Quando chi interpretava il commissario iniziò a leggere come fossero andativeramente i fatti, tutti cambiarono la loro espressione: c’era chi saltava di gioia, chirimaneva scioccato e chi deluso e alla fine, come immaginavo, la squadra vincitrice fuquella dei professori.Anche se la mia squadra non ha vinto mi ha divertito tantissimo mettermi, solo perqualche ora, nei panni di un detective e soprattutto questa esperienza mi hapermesso di conoscere meglio e fare gioco di squadra con ragazzi di cui sapevo solo ilnome. Da rifare sicuramente.
Autore
Lucilla Marica